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Matera idee

 

e_mail del 21/03/04

Ill.mo sig. Sindaco,

Abbiamo tante bellezze a Matera ed è un vero peccato non farle vedere...

Ecco una foto scattata da piazzetta Pascoli.

Alcuni fari dietro la chiesa di S. Pietro Caveoso e dietro il muro di cinta della Gravina metterebbero in evidenza le grotte della murgia.

Per i turisti sarebbe uno scenario suggestivo e incantevole.

Non sono un professionista della fotografia, non ho mezzi adeguati per

illuminare in modo virtuale la zona.

Comunque penso che una tonalità diversa dal giallo (che in modo insufficiente tuttora illumina parte del Sasso Caveoso) come ad esempio il verde o il blu renderebbe più magica e incantevole la vista notturna dei Sassi.

Il costo per impianti e consumo di energia elettrica

sarebbe del tutto trascurabile rispetto alla valorizzazione del nostro

patrimonio ambientale della murgia.

Spero che Lei prenda in considerazione questa mia idea

per il bene della nostra Città.

grazie

cordiali saluti

franco perrone

 

 

e_mail del 24/06/04

Ill.mo sig. Sindaco,

Con l’arrivo della calura e dell’afa estiva si torna a parlare del problema degli anziani.

Sappiamo che lo scorso anno, tante sono state le persone anziane vittime del gran caldo.

Vorrei che oltre a parlarne, si facesse qualcosa di concreto per alleviare il disagio di queste persone a volte abbandonate a se stesse, al loro destino. Poiché in genere si tratta di persone che vivono con misere pensioni, non possono permettersi il lusso del condizionatore in casa. Per loro un posticino che offra un po’ di ombra, è tanto. Passo spesso da via Rosselli e osservo un bel giardino con tanta ombra intorno al Dispensario non utilizzato… Non è molto vasto, e penso che basterebbe poco per renderlo fruibile e dare così un po’ di refrigerio ai nostri anziani. Non so se la cosa sia fattibile. In ogni caso è un’idea che sottopongo alla Vostra cortese attenzione. Grazie.

Cordiali Saluti

Franco Perrone

Il sindaco molto gentilmente mi ha risposto in data 30/06/04:

Gent.le concittadino,

condivido la sua preoccupazione, ma come avrà letto sui giornali intorno al dispensario c'è un progetto di riqualificazione. In ogni caso, terrò a mente la sua legittima proposta perchè le aree verdi aumentino sempre di più in città. Cordiali saluti Avv. Michele Porcari Sindaco di Matera

Il Sindaco mi ha dato una ulteriore risposta in data 15/07/04:

A integrazione della precedente risposta del 30 giugno, dopo accertamenti, si è avuta conferma che l'area dell'ex dispensario è di proprietà dell'Asl 4. Nel caso in cui i tempi per la realizzazione dei piani di recupero dovessero allungarsi, si sta valutando la possibilità di sensibilizzare l'Asl 4 a rendere fruibile per i cittadini il cortile annesso all'ex dispensario. L'Amministrazione, da parte sua, potrebbe farsi carico dell'eventuale pulizia dell'area. 
 
Cordiali saluti
Avv. Michele Porcari
Sindaco di Matera


2 Luglio: festa della Madonna Della Bruna

distruzione del carro 2 luglio 2003:

un assalitore si lancia sul carro (volando) da un palo delle luminarie che aveva in precedenza scalato

OSSERVAZIONI

Matera 11/02/2005

Da sempre sono stato legato alla mia terra e alle sue tradizioni. Ho sempre seguito con passione e attenzione la festa della Madonna della Bruna.

Vorrei dare un mio modesto contributo con l’intento di migliorare questa festa che in tanti ci invidiano.

Forse basterebbero pochi ritocchi per ridare alla festa quel lustro, quel fascino e quella maestosità che aveva una volta.

1) Comincio subito con una delle “brutture” che andrebbero eliminate. Le magliette sponsorizzate dei "difensori" del carro dal costo di pochi centesimi l’una: non è possibile che i cittadini, i turisti che

 

ecco i difensori veri degli anni '60 chiamati "gladiatori"

i cosiddetti "difensori" del carro anno 2004

sfilata dei "gladiatori"

foto: Antonio Foschino - Sassiweb.it

 

 

fanno le foto al carro per ricordo, si portino a casa il ricordo dello sponsor…

E’ qualcosa di talmente “sgradevole” che risalta subito come uno scempio agli occhi delle persone che assistono alla festa.

La difesa del carro è stata sempre un grosso problema da risolvere. Comunque per circa un quinquennio, negli anni 1960-65 circa, il problema fu brillantemente risolto. Visto che i cavalieri che per tradizione avevano il compito della scorta del carro erano del tutto impossibilitati ad assolvere a tale compito soprattutto nei punti più stretti del percorso del carro, fu creata un’associazione di “difensori appiedati” composta da un centinaio di aderenti.

Questi avevano anch’essi un capo (generale), un gonfalone, una divisa (ricordo che avevano elmi di cuoio) e attrezzature per la difesa. Davano anche loro, come i cavalieri, un bel contributo alla bellezza della festa. Alcune cose certamente andavano corrette, però tutto sommato svolgevano assai bene e in modo gratuito il compito loro affidato. Lo facevano per devozione e tutte le spese erano a loro carico (divise, elmi, funi, travi ecc…). Per ragioni di rispetto per la tradizione (che poi la tradizione voleva comunque il difensore del carro, ruolo demandato ai cavalieri che non potevano più farlo) questa associazione fu smantellata. Negli anni successivi purtroppo il carro invece di essere difeso da persone devote, finì sempre più con l’essere “difeso” con ricatti sempre più esosi dalla delinquenza, tanto da arrivare alcuni anni fa ad un vero e proprio attentato al carro. Fu cosparso di benzina e dato alle fiamme pochi giorni prima della festa. Per tamponare questo fenomeno delinquenziale si fece ricorso ad un uso sempre più massiccio delle forze dell’ordine. E così il carro invece di essere attorniato da devoti cittadini pronti per la sua difesa, finì con l’essere attorniato da una triplice fila di forze armate: poliziotti, avieri, finanzieri, carabinieri tutti in assetto antisommossa!!!! In molti ribattezzarono la festa come “festa delle forze armate”!

Anche questo fu uno scempio che deturpò in modo vistoso una magnifica festa. Adesso si ricorre in modo improvvisato a gruppi di difensori che non hanno nessuna associazione e nessun codice da rispettare tanto che ”l’assalto” a volte lo provocano loro.

Allora visto che il “difensore appiedato” del carro è cosa indispensabile, perché non creare una associazione “legale” come quella dei cavalieri con tanto di statuto e di codice deontologico da rispettare? Penso che tanti cittadini parteciperebbero soprattutto in segno di devozione alla Madonna come avviene con i cavalieri che ormai sono divenuti in tanti, anzi in troppi.

2) Con i tempi che corrono, con la crisi economica, i soldi sono sempre più insufficienti e la festa scende sempre più di tono. Sarebbe opportuno quindi, per racimolare un po’ di soldi, nel mese precedente la festa, organizzare sulla TV locale un programma in cui si ripercorrano ad esempio gli eventi passati, la storia, i momenti più interessanti della festa con la partecipazione e la testimonianza degli uomini che hanno vissuto quei momenti e che hanno dato contributi significativi alla buona riuscita della festa in passato. In sovrimpressione, durante la trasmissione, ci dovrebbe essere una scritta scorrevole indicante il nome del donatore e la somma devoluta per la festa. Questa cosa è stata sperimentata con grande successo alcuni anni addietro per una stupida festa, quella di carnevale poi miseramente fallita (festa non rientrante nella tradizione materana). Mi ricordo che si riusciva a raccogliere in questo modo, solo con i contributi dei cittadini più di quello che occorreva per la festa della Madonna della Bruna. Questo perché, soprattutto i commercianti e gli imprenditori, facevano a gara a superare gli altri nelle offerte per non fare brutte figure.

Con qualcosa di soldi in più si potrebbero estendere ad esempio le luminarie anche per via Annunziatela che rimane quasi al buio.

3) Per quanto riguarda la prima parte della festa, quella prettamente religiosa, potrei suggerire di tornare al passato: il Clero a cavallo. Per l’Arcivescovo si potrebbe utilizzare al limite anche una carrozza. Sono convinto che ciò coinvolgerebbe di più la gente, suscitando nel popolo una grande emozione, entusiasmo e acclamazione verso il proprio Pastore. L’evento farebbe rivivere nella gente l’entrata di Gesù in Gerusalemme. Teniamo presente che nella confusione della festa forse la migliore preghiera e partecipazione del popolo è proprio l’esultanza, il tripudio, l’osanna. Ciò fu riscoperto dall’Arcivescovo Mons. Michele Giordano attuale Cardinale di Napoli. Ed io, sempre presente col mio spirito di osservazione, raccolsi tra la gente proprio le sensazioni appena descritte. Solo che, dopo qualche anno, le cose non andarono nel verso giusto perché L’Arcivescovo non fu ben accompagnato (ho ancora davanti ai miei occhi la scena) e cadde da cavallo. Non ricordo in più di cinquant’anni un altro episodio del genere fra tutti i cavalieri che pure sono tanti. Comunque penso che un cavallo mansueto e soprattutto ben accompagnato e portato con le briglie dal SUO padrone-tutore che lo conosce bene, non presenta alcun rischio. I problemi nascono quando alcuni uomini, per mettersi in bella mostra, senza capire, ne conoscere le abitudini di un cavallo si mettono a fare i tutori. E questo è da evitare.

Credo che, con i tempi che corrono, con la disoccupazione che imperversa, sarebbe un peccato verso i nostri giovani, non fare in modo che la seconda parte della festa, (quella non religiosa), possa dare un contributo notevole in campo turistico per far conoscere la città di Matera.

 

Turismo e isolamento della città

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